
Il Butoh è un movimento contemporaneo che nasce insieme agli anni ’60 grazie a Tatsumi Hijikata, artista “maledetto” del Giappone post-atomico, e Kazuo Ohno, imprescindibile personalità-guida di questa disciplina.
Sin dalle origini si è caratterizzato dall’aggressività verso il pubblico, l’uso abituale della provocazione, soprattutto relativamente ai tabù sessuali, il richiamarsi a miti arcaici, il kitsch, il grottesco, il nichilismo, ecc. esponendo senza pudore la decadenza, l’oscenità e l’umorismo.

II Butoh è un intimo dialogo tra l’apollineo ed il dionisiaco e rappresenta un’avanguardia, una delle esperienze più significative nella storia dello spettacolo del ventesimo secolo, poichè ha ampliato il concetto di danza, capovolgendone la concezione estetica, ed ha offerto al teatro un mirabile esempio di attore organico, capace di modulare la sua presenza in una completa fusione di arte e vita.

Non è una tecnica ma il grido primordiale che annienta e vanifica ogni norma, la trasformazione e la metamorfosi della ribellione del corpo naturale contro la violenza della cultura, che porta alla luce pure visioni dal subconscio sostenute unicamente dall’urgenza del desiderio e dell’istinto primitivo. É la lotta delle cose invisibili all’interno del corpo che, una volta portata all’esterno, acquisisce una valenza sacrale.


SAVE THE DATE
MAXXI – Museo delle Arti del XXI secolo
venerdì 14 ottobre 2022 ore 18:30 – ore 20:00
talk + performance
Il corpo eretico. La danza butō dalla nascita a oggi
Kuroda Dance – photo Piero Tauro – all rights reserved

Attivismo quantico
sala Carlo Scarpa e spazi del Museo
a cura di Maria Pia D’Orazi
intervengono
Maria Pia D’Orazi giornalista e storica del teatro
Reiji Kasai danzatore ed euritmista (traduzione Daisuke Kurihara)
performance
Human Flourishing di e con Chiara Clara Burgio
One soul, two incarnations di e con Reiji Kasai, Naoka Uemura, Hiroko Asami (Reiji Kasai Company)
Ko Murobushi – photo Piero Tauro – all rights reserved
